Palasport Olimpico

PROJECT DETAILS

Città
Torino
Paese
Italia
Cliente
Agenzia Torino 2006
Progetto architettonico
Agenzia Torino 2006
Periodo
2003-2004
Importo delle opere
87.000.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture | Progettazione impianti
Settore
Dimensioni
34.000 m2
Tecnica costruttiva
acciaio, calcestruzzo armato

Una struttura flessibile e modulabile

L’Arch. Arata Isozaki progetta una struttura pensata per essere una vera e propria “fabbrica degli avvenimenti”, completamente flessibile e modulabile nella sua struttura interna, nell’acustica e nell’impiantistica. Le tribune possono assumere diverse configurazioni, grazie ad un moderno sistema di movimentazione.
Costruito accanto allo Stadio Olimpico Grande Torino per i Giochi olimpici invernali del 2006, con capacità di 14.350 posti a sedere, è la più capiente struttura coperta d’Italia a uso sportivo.

Una struttura flessibile e modulabile

L’Arch. Arata Isozaki progetta una struttura pensata per essere una vera e propria “fabbrica degli avvenimenti”, completamente flessibile e modulabile nella sua struttura interna, nell’acustica e nell’impiantistica. Le tribune possono assumere diverse configurazioni, grazie ad un moderno sistema di movimentazione.
Costruito accanto allo Stadio Olimpico Grande Torino per i Giochi olimpici invernali del 2006, con capacità di 14.350 posti a sedere, è la più capiente struttura coperta d’Italia a uso sportivo.

Il Palasport Olimpico, progettato dall’Arch. Arata Isozaki in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, sorge in un’area oggetto di un ampio programma di riqualificazione urbanistica. Con capienza di 12.300 posti a sedere, è un parallelepipedo di 183×100 m rivestito in acciaio inox. La copertura è un’efficiente struttura reticolare tridimensionale in acciaio che copre l’intero palazzetto senza alcun appoggio intermedio.

Un parallelepipedo sospeso

Un parallelepipedo di 183 × 100 m di acciaio inox, appoggiato su un basamento di 5 metri, si apre verso il parco circostante attraverso una grande vetrata e la sua leggerezza contrasta con le pesanti strutture in cemento del vecchio stadio. È articolato su quattro livelli e, proprio per ridurre al massimo la sua altezza, le tribune sono in parte interrate e in parte fuori terra.

Per la forma Isozaki ha detto di essersi lasciato ispirare dalla severa griglia ortogonale delle strade torinesi. Le facciate sono rivestite in pannelli di lucido acciaio inossidabile con finitura opaca e bugnature superficiali che riflettono il parco e gli edifici vicini. Alternati ad essi sono disposte in modo irregolare, così da movimentare i prospetti, tutta una serie di finestre orizzontali lunghe e strette.

Flessibilità ed efficienza strutturale

Il concept strutturale è stato definito a partire dalla necessità di flessibilità ed efficienza dell’edificio, puntando alla massima rigidezza con il minimo peso strutturale. A garanzia di velocità di costruzione ed economia delle risorse impiegate, è stato scelto un approccio standardizzato sia nel progetto che nelle fasi in cantiere.
Le strutture interne verticali e orizzontali sono in calcestruzzo prefabbricato. La copertura è una struttura in acciaio dalle grandi luci che garantiscono visibilità e flessibilità agli spazi sottostanti. Sono 9 capriate disposte ogni 8,1 m lungo la sezione trasversale della struttura.
Il reticolo è costituito da correnti superiori e inferiori, montanti verticali e diagonali, realizzati con profili di tipo HEB e HEM.

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