Ospedali

Komotini General Hospital

PROJECT DETAILS

Città
Komotini
Paese
Grecia
Cliente
Stavros Niarchos Foundation
Progetto architettonico
RPBW Renzo Piano Building Workshop
Periodo
2018-2023
Importo delle opere
74.700.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture | BIM
Settore
Ospedali
Dimensioni
30.200 mq
Tecnica costruttiva
calcestruzzo armato, legno lamellare, X-Lam, acciaio

Un ospedale alimentato da fonti rinnovabili

A Komotini, nel nord-est della Grecia, sorge una delle tre strutture sanitarie progettate dall’Arch. Renzo Piano su incarico dell’organizzazione filantropica Stavros Niarchos Foundation, in coordinamento con il governo greco. Un complesso di ultima generazione collocato in un contesto naturale, da cui beneficia in termini di luce e di ventilazione. Dotato di un’elevata resistenza sismica, il Komotini General Hospital utilizzerà fonti energetiche rinnovabili, grazie alla copertura fotovoltaica e ai vicini pozzi geotermici.

Un ospedale alimentato da fonti rinnovabili

A Komotini, nel nord-est della Grecia, sorge una delle tre strutture sanitarie progettate dall’Arch. Renzo Piano su incarico dell’organizzazione filantropica Stavros Niarchos Foundation, in coordinamento con il governo greco. Un complesso di ultima generazione collocato in un contesto naturale, da cui beneficia in termini di luce e di ventilazione. Dotato di un’elevata resistenza sismica, il Komotini General Hospital utilizzerà fonti energetiche rinnovabili, grazie alla copertura fotovoltaica e ai vicini pozzi geotermici.

Tre ospedali per un progetto nazionale

Stavros Niarchos Foundation, organizzazione filantropica che finanzia progetti nel campo dell’arte, della cultura, dell’istruzione, della salute e del benessere sociale, ha affidato all’Arch. Renzo Piano l’incarico di progettare tre nuove strutture per il sistema sanitario nazionale della Repubblica Ellenica. In seguito a un protocollo d’intesa firmato con il governo greco, il sistema sanitario verrà così implementato grazie a tre impianti realizzati con elevatissimi criteri di efficienza, sostenibilità e innovazione: due ospedali generali, a Komotini e Sparta, e un nuovo ospedale pediatrico universitario, a Salonicco.

Alcuni principi comuni hanno guidato la progettazione dei tre complessi, a cominciare dalla centralità riconosciuta alla persona e all’attenzione verso il contesto naturale in cui saranno integrati. Le tre strutture saranno immerse in ambienti che, oltre a permettere agli utenti di beneficiare delle proprietà terapeutiche della natura, consentiranno anche un ottimale sfruttamento della luce e della ventilazione naturale in tutte le aree degli edifici. Dal punto di vista architettonico, i progetti dei tre ospedali sono accomunati dalla presenza di strutture in legno, colonne e travi in lamellare che sostengono solai in X-Lam.

Komotini: un nuovo ospedale per il nord-est della Grecia

L’intervento consentirà la dismissione del vecchio ospedale della città, tra i più vetusti del Paese, creando al suo posto una moderna struttura secondo i più elevati criteri di efficienza e sostenibilità a beneficio degli abitanti della regione della Macedonia orientale e della Tracia. Tre concetti fondamentali hanno guidato il progetto: elevata resistenza sismica, durabilità e sostenibilità. In relazione a quest’ultima, il complesso avrà accesso all’energia prodotta da 30 km di pozzi geotermici, che, insieme alla tettoia fotovoltaica che ombreggia la struttura, soddisferanno integralmente il fabbisogno dell’edificio per quanto riguarda il riscaldamento e il raffrescamento. Dal punto di vista strutturale, il piano terra del Komotini General Hospital sarà realizzato in calcestruzzo, mentre il primo e il secondo piano verranno edificati in legno, con colonne e travi in lamellare che sostengono i solai in legno a strati incrociati (CLT).

Il ruolo della natura e l’utilizzo del legno

Tra gli elementi che accomunano i tre ospedali progettati dall’Arch. Renzo Piano per la Stavros Niarchos Foundation spicca l’attenzione verso l’ambiente naturale in cui si collocano e si integrano: un dettaglio che si traduce innanzitutto nell’utilizzo attento delle risorse energetiche rinnovabili e nel rispetto dei princìpi di sostenibilità energetica e sociale. L’impiego della luce e della ventilazione naturale, ad esempio, trova applicazione sia negli spazi pubblici che nelle stanze di degenza. Inoltre, come nell’Asklepeion, il tempio di guarigione dell’antica Grecia, anche questo triplice intervento ripone nella natura un ruolo terapeutico nel processo di riabilitazione del paziente.

Dal punto di vista tecnologico, i tre parametri fondamentali che sono stati osservati durante la progettazione  sono l’elevata resistenza sismica, la durabilità e la sostenibilità. A questo proposito, l’utilizzo del legno come materiale di costruzione per le strutture fuori terra è funzionale al rispetto di tutti e tre, trattandosi di un materiale resistente, durevole e soprattutto leggero – proprietà fondamentale per una struttura antisismica. Il sistema costruttivo è realizzato con pilastri e doppie travi in legno lamellare, su cui sono applicati gli impalcati calpestabili in pannelli in X-lam. In caso di evento sismico, la rigidità e l’isolamento acustico sono assicurati da una cappa di calcestruzzo gettata sopra i solai.

Gli elementi strutturali in legno sono prodotti in fabbrica, per mezzo di un taglio numerico che garantisce un alto livello di precisione e la massima velocità di produzione. Le lastre X-lam sono composte da cinque strati di legno, per uno spessore totale di 200 mm, incollati con un processo a secco. Gli elementi strutturali sono assemblati in opera, per mezzo di giunti a scomparsa, viti e bulloni.
Il legno, per quanto noto come materiale combustibile, conserva in realtà un'elevata resistenza al fuoco, risultando meno vulnerabile dell’acciaio o del cemento armato. Le strutture in legno raramente contribuiscono alla propagazione dell'incendio, subendone piuttosto le conseguenze. Il legno brucia infatti lentamente, dall'esterno verso l'interno, mentre la parte non ancora carbonizzata rimane efficiente dal punto di vista meccanico fino al momento in cui si riduce al punto da non poter più sopportare i carichi. Alla luce di ciò, e unito al fatto che il processo di carbonizzazione dipende dalla sezione originale del legno, la verifica della stabilità delle travi avviene secondo l’Eurocodice 5 "Progettazione di strutture in legno". Considerando che il legno brucia a circa 0,6 mm/min, se una trave deve rispondere a una resistenza al fuoco di classe R60, il suo spessore strutturale deve essere aumentato di circa 36 mm.
I raggi UV e l'umidità sono dannosi per il legno, in quanto trasformano uno dei suoi componenti principali, la lignina, in una sostanza solubile in acqua. L'umidità, inoltre, dilata la lignina e provoca l'ingrigimento del legno e la proliferazione dei batteri. Per evitare che il sole e l'umidità penetrino nel materiale è quindi importante utilizzare filtri fisici in grado di bloccare l'acqua e i raggi UV. Il legno può essere inoltre preservato dalla formazione di muffe, alghe e dall'attacco di insetti xilofagi (ovvero che si nutrono di sostanze legnose) aggiungendo al fondo impregnante alcuni additivi con specifici principi attivi. Nel progetto in questione, sono utilizzati prodotti compatibili con gli spazi ospedalieri, in quanto certificati PMC. Per gli interni, in particolare, la finitura utilizzata è una pittura all'acqua trasparente, efficace nell'inibire la proliferazione dei batteri grazie all'attivazione di ioni d'argento in combinazione con una pellicola lavabile particolarmente resistente alla detersione e all'applicazione dei disinfettanti utilizzati in ambiente medico.

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