Luoghi di culto

Chiesa di Padre Pio

PROJECT DETAILS

Città
San Giovanni Rotondo, Foggia
Paese
Italia
Cliente
Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Foggia
Progetto architettonico
RPBW Renzo Piano Building Workshop
Periodo
1996 - 2004
Importo delle opere
36.000.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture
Settore
Luoghi di culto
Dimensioni
Capienza: 7.000 fedeli
Superficie totale: 9.200 m2
Tecnica costruttiva
Conci precompressi in pietra di Apricena

Come un fossile che si eleva dal suolo

La Chiesa dedicata a San Pio da Pietralcina fu commissionata dai Frati Minori Cappuccini all’arch. Renzo Piano nel 1990. Dall’idea della forma del Nautilus, un fossile che si eleva dal suolo in pietra, l’arch. Piano pensò che si poteva costruire con la pietra locale di Apricena. Una doppia serie di archi disposti a raggera ha definito lo spazio liturgico. Sono tanti conci di pietra incollati tra loro, quindi precompressi con cavi di acciaio armonico. Una leggera copertura in legno ha reso possibile e sicura una struttura straordinaria.

Come un fossile che si eleva dal suolo

La Chiesa dedicata a San Pio da Pietralcina fu commissionata dai Frati Minori Cappuccini all’arch. Renzo Piano nel 1990. Dall’idea della forma del Nautilus, un fossile che si eleva dal suolo in pietra, l’arch. Piano pensò che si poteva costruire con la pietra locale di Apricena. Una doppia serie di archi disposti a raggera ha definito lo spazio liturgico. Sono tanti conci di pietra incollati tra loro, quindi precompressi con cavi di acciaio armonico. Una leggera copertura in legno ha reso possibile e sicura una struttura straordinaria.

La chiesa di Padre Pio rappresenta una svolta importante nelle costruzioni delle architetture sacre. Realizzata con un insolito connubio di materiali diversi, è il risultato di un lavoro di ricerca e sperimentazione che la rendono un esempio di grande innovazione. La copertura dell’Aula Liturgica è stata realizzata con elementi costruttivi ad arco, formati da conci in pietra naturale.

Chiesa Padre Pio Nautilus
Cantiere Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
Interni Cantiere Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
archi a raggera Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia

Costruire con la pietra

Un’opera complessa, realizzata con un materiale antico, una pietra miliare nella storia dell’architettura: la struttura per la nuova Aula Liturgica dedicata a San Pio da Pietralcina sfida la forza di gravità, elevandosi dal suolo con esili archi in conci di pietra naturale. La Chiesa può contenere circa 7.000 fedeli e, pur nella sua apparente semplicità architettonica, è molto articolata. Una serie di elementi costruttivi ad arco, costituiti da moduli uguali in pietra naturale di Apricena, caratterizza la struttura di sostegno della sala superiore, che si apre sull’ampio spazio del sagrato esterno e sovrasta la cripta inferiore.
Un originale utilizzo dei materiali, pietra, legno, acciaio, rame, e un instancabile lavoro di equipe, fanno di questo spazio l’evidente risultato dell’unione di diversi saperi e competenze.

Interni Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia

Sfidare la gravità

Il lavoro di progettazione strutturale è iniziato nel 1996, dopo la scomparsa del geniale ingegnere strutturista inglese Peter Rice, amico e consulente di Renzo Piano, che ha lasciato in eredità un’idea, un concetto, difficile da trasformare in opera compiuta.
A rendere ancora più impegnativa questa impresa è stata la sismicità del luogo che ha imposto condizioni di sicurezza più elevate rispetto a un normale progetto.

Attraverso le prime analisi al computer di modelli tridimensionali che simulano il comportamento strutturale in ogni condizione di carico, compreso l’effetto di terremoti di elevata intensità, è stato possibile assicurarsi che l’opera fosse realmente eseguibile.
Fin dalle fasi iniziali il progetto prevedeva un doppio ordine di archi in pietra disposti ogni dieci gradi, secondo linee radiali convergenti in un punto fisso. Questa scelta progettuale, oltre a caratterizzare la geometria costruttiva dell’intero complesso, ha spinto inevitabilmente a valicare nuove frontiere nell’uso del materiale deputato alla costruzione degli archi. La forma quasi parabolica e la sezione variabile degli archi non sono infatti il risultato di scelte estetiche, ma sono accorgimenti necessari per distribuire al meglio il carico della copertura sugli archi e assicurarne la sicurezza.
Gli archi, che sostengono il tetto, raggiungono luci di 45 m e altezze fino a 16 m.
Sono realizzati in Apricena, una pietra calcarea molto compatta, estratta a profondità elevate nelle vicine cave dell’omonima località. I conci di pietra, in serie da cinque o sei pezzi, sono stati assemblati in maxi conci, montati con interposizione di malta rinforzata da fibre di acciaio inox e collegati al loro interno con potenti cavi di precompressione, in grado di contrastare l’eventuale energia degli eventi sismici.

Nautilus Progetto Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
Cantiere Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
Cantiere Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
Conci di pietra Cantiere Chiesa di Padre Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo - Foggia
L’arco è realizzato mediante incollaggio dei conci di pietra, in serie di cinque o sei, a costituire elementi più grandi, definiti maxi conci, in seguito trasportati e posati su una centina metallica di sostegno.

Tra ogni coppia di maxi conci è stato interposto uno strato di malta rinforzata con fibre in acciaio inox in grado di dissipare l’energia prodotta da possibili eventi sismici.
All’interno di questa malta dissipatrice di energia, laddove si dipartono i supporti in acciaio inox della copertura, sono state inserite piastre in acciaio inossidabile.
La copertura in legno lamellare è completamente sostenuta dagli archi per mezzo dei puntoni in acciaio inossidabile che ricevono i carichi del tetto e li trasmettono sugli archi e quindi a terra.

I puntoni, 165 elementi bipodi in acciaio inox a sezione variabile triangolare e cava, sono fissati, in basso, alle piastre in acciaio disposte tra i maxi-conci degli archi e, in alto, ai nodi delle travi in legno lamellare.
La copertura è un graticcio di travi principali e secondarie in legno lamellare fissate ai puntoni per mezzo di cerniere sferiche in acciaio inossidabile, stabilizzate e controventate dal tavolato ligneo e da tiranti in acciaio; il manto di impermeabilizzazione è stato realizzato in lamiera di rame preossidata.

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