Ospedali

Ospedale di Chirurgia Pediatrica di Emergency

PROJECT DETAILS

Città
Entebbe
Paese
Uganda
Cliente
Emergency ONG ONLUS
Progetto architettonico
RPBW Renzo Piano Building Workshop, TAMassociati
Periodo
2013 - 2020
Importo delle opere
17.400.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture | BIM | Direzione lavori
Settore
Ospedali
Dimensioni
9.693 m2
72 posti letto, 3 sale operatorie
Tecnica costruttiva
terra pisè, carpenteria metallica

Un ospedale in terra cruda

Il nuovo Ospedale di Emergency sorge a Entebbe, sulle rive del Lago Vittoria, a circa 35 km dalla capitale Kampala. Progettato dall’arch. Renzo Piano con TAMassociati, è un polo di chirurgia pediatrica di eccellenza – tra i più importanti dell’Africa Sub-sahariana – che offre cure gratuite con tecniche avanzate e personale altamente qualificato. Le murature portanti sono state edificate utilizzando come materia prima la terra degli scavi, seguendo la tradizione costruttiva della terra pisé.

Un ospedale in terra cruda

Il nuovo Ospedale di Emergency sorge a Entebbe, sulle rive del Lago Vittoria, a circa 35 km dalla capitale Kampala. Progettato dall’arch. Renzo Piano con TAMassociati, è un polo di chirurgia pediatrica di eccellenza – tra i più importanti dell’Africa Sub-sahariana – che offre cure gratuite con tecniche avanzate e personale altamente qualificato. Le murature portanti sono state edificate utilizzando come materia prima la terra degli scavi, seguendo la tradizione costruttiva della terra pisé.

Tra terra e cielo

Le spesse murature in terra battuta e le leggere membrature in acciaio che sostengono la copertura creano uno spazio architettonico dove dialogano il rosso della terra argillosa e l’azzurro del cielo ugandese: un ospedale ‘tra terra e cielo’, in cui la prima è materia per la costruzione e il secondo fornisce l’energia per farlo funzionare, grazie a 10.000 metri quadri di pannelli fotovoltaici. Il volume dell’ospedale si eleva su morbidi terrazzamenti che assecondano l’orografia del terreno, mentre il parco circostante e il lago Vittoria, su cui si affaccia Entebbe, rappresentano il paesaggio dominante in cui è immersa la struttura sanitaria: un complesso perfettamente integrato nel contesto naturale anche grazie alle caratteristiche murature in terra battuta. Il progetto coniuga le esigenze pratiche richieste a un ospedale di chirurgia pediatrica in Africa con la creazione di un’architettura modello: razionale e sostenibile, bella e concreta, moderna e al contempo ancorata alla tradizione architettonica locale.

Un punto di riferimento per la regione

Inaugurato ad aprile 2021, il Centro ha la missione di triplicare la capacità di trattamento chirurgico-pediatrico dell’Uganda, in un Paese in cui più di metà della popolazione ha meno di 15 anni e il tasso di mortalità infantile, al di sotto dei 5 anni, è del 43‰. L’ospedale è quindi destinato a diventare un punto di riferimento per l’intera regione: grazie a esso troveranno cura e assistenza i giovani pazienti con problematiche chirurgiche di tipo elettivo, che riguardano principalmente l’apparato addominale, urologico e ginecologico.

Ma la struttura è anche un centro di formazione per medici, infermieri e personale locale, che contribuiranno ad innalzare il livello dell’assistenza pediatrica nei rispettivi Paesi di provenienza. Essa comprende una piastra operatoria con tre sale, una sala di sterilizzazione, 72 posti letto, 6 unità di terapia intensiva e 16 di terapia sub-intensiva, 6 ambulatori, una radiologia, un laboratorio dotato di banca del sangue, una TAC, una farmacia e una foresteria con circa 40 posti letto per ospitare i pazienti che arrivano da lontano con i loro accompagnatori. Per i pazienti più piccoli, è presente un’area gioco.

La tecnica della terra pisè

La terra naturale estratta dagli scavi delle fondazioni è stata utilizzata come materia prima per le strutture principali. La costruzione con la terra cruda è una tecnica antichissima, conosciuta dall’uomo già in tempi remoti: utilizzarla per la realizzazione delle murature portanti dell’ospedale è stata una sfida ingegneristica che ha richiesto ripetute ricerche, sperimentazioni e perfezionamenti, fino ad ottenere risultati eccellenti in termini di resistenza e sostenibilità. Si trattava infatti di realizzare un edificio in grado di resistere a tutte le aggressioni di origine antropica e atmosferica, in una regione dove le piogge rendono impraticabili le strade non asfaltate in pochi minuti. L’esperienza si è rivelata un’occasione per avviare anche un programma di perfezionamento delle tecnologie per il miglioramento dei terreni nei casi in cui è necessario implementarne le caratteristiche meccaniche: BUROMILAN è riuscita a mettere a punto la giusta formula e la tecnica necessaria per avviare con la doverosa sicurezza il progetto, raggiungendo elevati livelli di precisione e affidabilità.

Per affrontare il progetto ci siamo fatti guidare dalla curiosità di riscoprire tecniche antiche di cui si sono quasi perse le tracce, studiando come si costruiscono e si riparano ancora oggi le moschee in terra in altre zone dell’Africa Sub-Sahariana, come il Mali. Il lavoro è proseguito insieme ai ricercatori di CRAterre, centro di ricerca vicino a Lione, per la messa a punto delle migliori formule per qualificare la tecnologia utilizzata e i metodi per trasformare la terra naturale in un buon materiale da costruzione. Nelle norme europee per le costruzioni, gli Eurocodici, la terra cruda non è tra i materiali regolamentati: è stato quindi necessario ricercare direttive speciali che vengono applicate in altri Paesi nel mondo, come la Nuova Zelanda. Dopo avere perfezionato il progetto e stabilito i codici di progettazione strutturale, abbiamo sviluppato la tecnica costruttiva. La terra degli scavi è stata quindi rinforzata con l’aggiunta di fibre di polipropilene, migliorandone le caratteristiche di resistenza. Il compattamento della terra cruda all’interno dei casseri ha permesso di raggiungere una resistenza alla compressione pari a 14,5 N/mm, analoga a quella di un calcestruzzo di media qualità.
L’ospedale trova nel sole parte dell’energia necessaria al suo funzionamento. Sulla copertura dell’edificio, una struttura a traliccio sospesa, sono infatti installati circa 10.000 m2 di pannelli fotovoltaici, che oltre a fornire energia elettrica sufficiente a soddisfare una percentuale significativa del fabbisogno, hanno anche la funzione di ombreggiare e riparare dalla pioggia sia gli spazi coperti che diverse aree esterne. Anche a Entebbe, come negli altri ospedali di Emergency, è presente un giardino con 350 alberi, in accordo con l’idea secondo cui anche il verde è un elemento importante per il recupero e la guarigione dei pazienti.
L’idea dell’ospedale di chirurgia pediatrica di Entebbe è nata dall’incontro tra Gino Strada, chirurgo e fondatore di EMERGENCY, e l’architetto Renzo Piano. Entrambi condividevano il desiderio di coniugare medicina e chirurgia con l’architettura d’eccellenza, due sfere all’apparenza molto lontane tra loro che tuttavia, unendosi, danno vita alla “healing architecture”, l’architettura che guarisce. La bellezza, secondo questa corrente di pensiero, non è solo un fattore estetico, ma bensì parte integrante della cura: un elemento a supporto della medicina, in grado di portare beneficio ai pazienti sia fisicamente che psicologicamente. L’idea di realizzare un ospedale che non fosse solo funzionale ed efficiente dal punto di vista sanitario, ma anche «scandalosamente bello» nel suo aspetto estetico, è stata uno dei principi che ha guidato il progetto fin dall’inizio.
“Un ospedale scandalosamente bello”
Gino Strada
Fondatore di Emergency

Progetti correlati

Milan Ingegneria SpA

info@buromilan.com
stampa@buromilan.com
C.F. / P.I. 08122220968
C.D. M5UXCR1

Milano

Via Thaon di Revel, 21
20159 Milano — Italia
T +39 02 36798890

Venezia

Santa Croce 458/A
30135 Venezia — Italia
T +39 041 5200158