Le spesse murature in terra battuta e le leggere membrature in acciaio che sostengono la copertura creano uno spazio architettonico dove dialogano il rosso della terra argillosa e l’azzurro del cielo ugandese: un ospedale ‘tra terra e cielo’, in cui la prima è materia per la costruzione e il secondo fornisce l’energia per farlo funzionare, grazie a 10.000 metri quadri di pannelli fotovoltaici. Il volume dell’ospedale si eleva su morbidi terrazzamenti che assecondano l’orografia del terreno, mentre il parco circostante e il lago Vittoria, su cui si affaccia Entebbe, rappresentano il paesaggio dominante in cui è immersa la struttura sanitaria: un complesso perfettamente integrato nel contesto naturale anche grazie alle caratteristiche murature in terra battuta. Il progetto coniuga le esigenze pratiche richieste a un ospedale di chirurgia pediatrica in Africa con la creazione di un’architettura modello: razionale e sostenibile, bella e concreta, moderna e al contempo ancorata alla tradizione architettonica locale.
Inaugurato ad aprile 2021, il Centro ha la missione di triplicare la capacità di trattamento chirurgico-pediatrico dell’Uganda, in un Paese in cui più di metà della popolazione ha meno di 15 anni e il tasso di mortalità infantile, al di sotto dei 5 anni, è del 43‰. L’ospedale è quindi destinato a diventare un punto di riferimento per l’intera regione: grazie a esso troveranno cura e assistenza i giovani pazienti con problematiche chirurgiche di tipo elettivo, che riguardano principalmente l’apparato addominale, urologico e ginecologico.
Ma la struttura è anche un centro di formazione per medici, infermieri e personale locale, che contribuiranno ad innalzare il livello dell’assistenza pediatrica nei rispettivi Paesi di provenienza. Essa comprende una piastra operatoria con tre sale, una sala di sterilizzazione, 72 posti letto, 6 unità di terapia intensiva e 16 di terapia sub-intensiva, 6 ambulatori, una radiologia, un laboratorio dotato di banca del sangue, una TAC, una farmacia e una foresteria con circa 40 posti letto per ospitare i pazienti che arrivano da lontano con i loro accompagnatori. Per i pazienti più piccoli, è presente un’area gioco.
La terra naturale estratta dagli scavi delle fondazioni è stata utilizzata come materia prima per le strutture principali. La costruzione con la terra cruda è una tecnica antichissima, conosciuta dall’uomo già in tempi remoti: utilizzarla per la realizzazione delle murature portanti dell’ospedale è stata una sfida ingegneristica che ha richiesto ripetute ricerche, sperimentazioni e perfezionamenti, fino ad ottenere risultati eccellenti in termini di resistenza e sostenibilità. Si trattava infatti di realizzare un edificio in grado di resistere a tutte le aggressioni di origine antropica e atmosferica, in una regione dove le piogge rendono impraticabili le strade non asfaltate in pochi minuti. L’esperienza si è rivelata un’occasione per avviare anche un programma di perfezionamento delle tecnologie per il miglioramento dei terreni nei casi in cui è necessario implementarne le caratteristiche meccaniche: BUROMILAN è riuscita a mettere a punto la giusta formula e la tecnica necessaria per avviare con la doverosa sicurezza il progetto, raggiungendo elevati livelli di precisione e affidabilità.
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