Ospedali

Nuovo Ospedale di Cremona

Cremona | Italia

PROJECT DETAILS

Città
Cremona
Paese
Italia
Cliente
ASST di Cremona
Progetto architettonico
MCA Mario Cucinella Architects
Periodo
2023
Servizi forniti
Progettazione strutture | BIM
Settore
Ospedali
Dimensioni
180.000 m2
Tecnica costruttiva
legno, acciaio, calcestruzzo armato

Un nuovo modello ospedaliero

Un nuovo modello di architettura ospedaliera, che riflette una visione olistica della salute e del benessere della persona e sia in stretta connessione con la rete sanitaria e assistenziale del territorio. Oltre ai servizi di diagnosi e cura, Il Nuovo Ospedale di Cremona ospita spazi di interazione sociale, integrandosi con il contesto socioculturale della città. Progettato a sud dell’area urbana, si contraddistingue per la sua pianta semicircolare e la presenza di percorsi verdi, ideale ponte di riconnessione tra la città e l’area naturale circostante.

Un nuovo modello ospedaliero

Un nuovo modello di architettura ospedaliera, che riflette una visione olistica della salute e del benessere della persona e sia in stretta connessione con la rete sanitaria e assistenziale del territorio. Oltre ai servizi di diagnosi e cura, Il Nuovo Ospedale di Cremona ospita spazi di interazione sociale, integrandosi con il contesto socioculturale della città. Progettato a sud dell’area urbana, si contraddistingue per la sua pianta semicircolare e la presenza di percorsi verdi, ideale ponte di riconnessione tra la città e l’area naturale circostante.

Vista dall'alto Nuovo Ospedale Cremona
Render Nuovo Ospedale di Cremona e Parco della Salute
Render dettaglio struttura circolare nuovo ospedale di Cremona

L'edificio ospedaliero

L’edificio, la cui pianta segue un andamento semicircolare, si sviluppa su sette livelli fuori terra ed è suddiviso in due corpi principali, connessi tra loro in corrispondenza del principale accesso sanitario, al livello 00. Da qui i si accede al blocco operatorio, suddiviso in Emergenza, Cardiovascolare, Multifunzionale e Chirurgia minore, mentre una struttura elevata ospita i servizi sanitari a media e bassa tecnologia.  Al piano 00 si trova anche il Pronto Soccorso, progettato per funzionare autonomamente dal resto della struttura pur essendo collegato ai servizi  diagnostici, ai blocchi operatori, alle terapie intensive e alle degenze tramite percorsi veloci e dedicati.

All’interno del Pronto Soccorso è prevista una sezione autonoma per la gestione del paziente infetto, in connessione con apposite aree di degenza precettabili in caso di emergenza sanitaria. Contigua al Pronto Soccorso, al Blocco operatorio e alle degenze intensive, i quali è collegata tramite corridoi dedicati, è situata la sezione di Diagnostica per immagini, mentre al piano 01, fuori dagli altri percorsi e in connessione con le aree dell’ospedale destinate alla prenotazione e all’accettazione, si colloca infine l’area ambulatoriale.

Il Parco della Salute e l'impronta ecologica

Immaginato per essere un punto di riferimento per la comunità, il Parco della Salute accoglierà spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale, nonché una nuova area naturale in grado ospitare biodiversità all’interno dell’area urbana.
Si compone di 3 elementi:
Il Bosco climatico, l’area naturale che abbraccia l’Ospedale, dove percorsi verdi che collegano una sequenza di attività terapeutiche si alternano a zone di biodiversità animale e vegetale;
L’Anello vitale, un percorso lungo il quale si aprono spazi per le attività ludico-sportive e l’interazione sociale;
L’Anello rurale, un ampio sistema naturale a prato con uno specchio d’acqua centrale, punto cardine dell’intero Parco.

Nella progettazione dell’edificio e dello spazio esterno sono state adottate soluzioni volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Tra queste, la presenza di elementi naturali, come l’acqua e la vegetazione, l’adozione di Nature-Based Solutions e la scelta dei materiali di pavimentazione. Insieme, questi accorgimenti contribuiscono a mitigare l’isola di calore urbana, favorendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa 4° rispetto alla situazione attuale. Accanto alla scelta dei materiali e all’adozione di soluzioni costruttive specifiche, si ricorre anche a strategie passive, come lo studio dell’orientamento ottimale delle strutture o della permeabilità ai venti e all’illuminazione naturale – ricercando le soluzioni che permettano di minimizzare l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni.

Una visione olistica e flessibile

La progettazione dell’ospedale pone gli utenti – pazienti, staff sanitario, visitatori – al centro del sistema ospedaliero ed è guidata dai principi di empatia, di creatività e di comprensione delle loro esigenze. Da una parte, il paziente troverà in ospedale ambienti differenti, a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; d’altra parte, si supera l’isolamento dei diversi reparti, non più concepiti come “celle” distinte, ma come aree di professionalità diverse, che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema in cui l’intero ospedale collabora, operando come un unico reparto e non più come una sommatoria di reparti isolati. Sul piano della flessibilità, l’ospedale è progettato per facilitare il riassetto degli ambiti di degenza al mutare delle necessità sanitarie.

Ad esempio, il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva, mentre l’80% delle camere singole può ospitare due letti, in caso di esigenze improvvise. L’architettura del Nuovo Ospedale di Cremona definisce anche un gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti, nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, a quelli più permeabili e aperti ai cittadini, che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori, connettendo l’ospedale alla sfera urbana. Tra questi, l’Hospital Street, un’area di accoglienza per il pubblico che rappresenta anche uno spazio di interazione per il personale sanitario, o il Centro di gestione, al primo piano, dove avviene il coordinamento delle attività sanitarie dislocate sul territorio.

“Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura”.
Mario Cucinella

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