Fondazione TOG

Il nuovo edificio sorge all’incrocio tra Viale Jenner e Via Livigno, poco distante dalla fermata M3 Maciachini. Dal 2023, quando è stato inaugurato, è divenuto la nuova sede operativa della Fondazione, che qui svolge la sua missione di sostegno alla disabilità neurologica infantile attraverso percorsi riabilitativi gratuiti. La struttura sviluppa su due piani fuori terra e un piano interrato, per una superficie di oltre 2.800 mq destinati alle cure, a cui si sommano il parcheggio coperto, i depositi e i locali tecnici.

In aggiunta alle stanze destinate alla riabilitazione, la sede della Fondazione ospita anche una serie di servizi e infrastrutture specializzate e aperte alla città, come la piscina per l’idroterapia, un fablab per la fabbricazione digitale di ausili, una stanza dotata di tecnologie immersive e un’altra attrezzata con il sistema di realtà virtuale Nirvana. A tutto ciò, si sommano infine gli ambulatori, una sala conferenze e altri spazi destinati al supporto per le fragilità scolastiche.

Oltre agli obiettivi terapeutici e riabilitativi, la progettazione della struttura si è anche ispirata ai più avanzati criteri di sostenibilità, a cominciare dal riutilizzo di un’area antropizzata per la sua edificazione e l’attenzione verso i fattori che alimentano il fenomeno dell’isola di calore. Per le stesse ragioni, nella fase della sua costruzione ci si è affidati unicamente a processi produttivi certificati, che comprendono anche il riciclo dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni.
L’edificio è progettato per garantirsi l’autosufficienza energetica, associando un approccio di risparmio idrico alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Nello specifico, con 470 mq di superficie fotovoltaica, la struttura consuma 220 MW/anno, per soddisfare un fabbisogno di termocondizionamento di 94 kW/h: una quantità di energia elettrica che, se prodotta da centrali a combustibili minerali, causerebbe l’emissione di 165 tonnellate di CO2/anno, che corrispondono quindi al risparmio netto annuale di CO2 reso possibile dall’intervento. La progettazione della nuova sede della Fondazione ha inoltre riservato particolare attenzione al confort degli utenti anche in chiave terapeutica, garantendo la valorizzazione della luce naturale, l’apertura degli spazi verso l’ambiente esterno e il controllo termico. Anche grazie a questi accorgimenti, la struttura ha potuto ottenere la certificazione LEED Gold.