
La costruzione dell’hotel risale al 1887, per iniziativa dell’impresario svizzero Adolf Angst. Dopo gli anni di splendore vissuti durante la belle époque, quando era frequentato dal fiore dell’alta società europea e conosciuto come uno dei più prestigiosi alberghi del continente, l’hotel cadde in declino a partire dalla Prima Guerra Mondiale. Trasformato in ospedale militare durante il conflitto, l’Hotel Angst fu definitivamente abbandonato nel corso della Seconda Guerra Mondiale e lasciato in uno stato di totale abbandono e degrado.
La struttura di 7 piani, di notevole valore architettonico, costituisce uno dei più importanti esempi di stile eclettico di fine ‘800 nella riviera italo-francese. Il progetto di recupero mira alla riconversione dell’hotel in una residenza privata di 13.000 metri quadrati, suddivisa in 77 appartamenti di lusso. Oltre alla riorganizzazione degli spazi interni, compresi quelli destinati ad uso comune, l’intervento comprende anche il restauro delle facciate e la sistemazione del parco che circonda l’ex albergo, attraverso la ricomposizione delle aree verdi e dei viali.
Le indagini condotte sull’impianto strutturale hanno rilevato quanto la muratura portante fosse fortemente disomogenea per dimensioni e materiali, coerentemente con la sua costruzione avvenuta in più fasi, e risultasse fortemente degradata, evidenziando mancanze, segni di demolizioni, carenza di malta, crepe e fessurazioni. I solai, costituiti in parte da struttura lignea e in parte con voltine in laterizio su profili in acciaio, giacevano in uno stato di degrado generalizzato, caratterizzato da travi mancanti, marcescenza degli elementi lignei esposti alle azioni meteoriche, travi deformate e crollo di assito. In ottemperanza alle attuali normative, si è quindi previsto un intervento di adeguamento sismico, attraverso opere strutturali di consolidamento delle murature esistenti, la costruzione di nuovi solai, di nuove strutture di ampliamento in carpenteria metallica e di rinforzi delle fondazioni per mezzo di sottomurazioni in calcestruzzo armato.
I nuovi solai sono costituiti da travi in acciaio, lamiera grecata e soletta collaborante in calcestruzzo, armata con rete elettrosaldata. Queste caratteristiche permettono loro di contenere i carichi sulle fondazioni e di saldare le strutture verticali, con il risultato di garantire un’ottimale ripartizione delle azioni orizzontali e un comportamento scatolare dell’edificio che ne migliora la risposta sismica. L’intervento di consolidamento delle murature consiste nell’esecuzione di un doppio strato di intonaco armato con rete in fibra di vetro e barre d’acciaio inghisate nella muratura, per legare gli strati di rivestimento in intonaco posato a spruzzo. Laddove necessario, si è deciso di ricostruire le sezioni resistenti attraverso la tecnica “scuci-cuci”. Sono previste infine iniezioni puntuali di miscele leganti, per migliorare le prestazioni meccaniche dei muri, eliminando fessure e cavità e rafforzando i legami fra gli elementi che compongono la muratura stessa.
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