Mixed use | Restauro e conservazione

Recupero Aree Ex Falck

PROJECT DETAILS

Città
Sesto San Giovanni, Milano
Paese
Italia
Cliente
MilanoSesto S.p.A.
Progetto architettonico
Foster + Partners
Periodo
2022-2023
Servizi forniti
Progettazione strutture | Direzione lavori
Settore
Mixed use | Restauro e conservazione
Tecnica costruttiva
acciaio

La rigenerazione urbana più grande d’Europa

Il compendio delle ex acciaierie Falck a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, è interessato dalla più grande rigenerazione urbana d’Europa. 45 ettari di verde con cinque piazze a fare da cerniera tra la vecchia e la nuova Sesto San Giovanni. Gli edifici industriali storici, in acciaio, sono recuperati e rifunzionalizzati per integrarsi nel masterplan con le residenze, i servizi, la stazione, la città della salute e il grande parco.

La rigenerazione urbana più grande d’Europa

Il compendio delle ex acciaierie Falck a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, è interessato dalla più grande rigenerazione urbana d’Europa. 45 ettari di verde con cinque piazze a fare da cerniera tra la vecchia e la nuova Sesto San Giovanni. Gli edifici industriali storici, in acciaio, sono recuperati e rifunzionalizzati per integrarsi nel masterplan con le residenze, i servizi, la stazione, la città della salute e il grande parco.

Gli edifici storici delle ex acciaierie, oggetto di valorizzazione ospiteranno attività differenziate, come attività commerciali, ristoranti, bar, mercati coperti, spazi espositivi e per l’intrattenimento. L’idea alla base del progetto è che i nuovi spazi vengano realizzati, non in sostituzione delle preesistenze, bensì integrati ad esse, con la possibilità che in futuro possa esserci una rifunzionalizzazione degli ambienti, e che quindi i nuovi elementi possano essere disassemblati e rimossi, lasciando inalterata la natura dell’edificio storico.

OMEC

L’OMEC è un fabbricato industriale costruito, a partire dai primi anni del Novecento, in due fasi diverse. Il progetto di rifunzionalizzazione, che prevede il suo utilizzo come mercato alimentare e centro culturale, ne prescrive l’adeguamento sismico. Per la parte sud dell’edificio, con struttura in cemento armato, è prevista la sostituzione degli elementi più danneggiati e il rinforzo con materiali fibrorinforzati. Le strutture in acciaio della porzione nord sono recuperate attraverso sabbiatura e verniciatura e, dove necessario, sono rinforzate con piastre o elementi accoppiati in acciaio.
I nuovi orizzontamenti sono realizzati con struttura in acciaio e lamiera grecata con getto in calcestruzzo. Nuovi pilastri in acciaio sono accoppiati a quelli esistenti, per aumentare la rigidità laterale dell’edificio. I tamponamenti in muratura sono ripristinati con tecnica “scuci-cuci” e rinforzati con malta rinforzata con fibre.

T3

L’edificio T3, che ospitava i forni delle acciaierie, è una imponente struttura in acciaio con colonne a sezione saldata realizzate con piastre di grosso spessore, su plinti in calcestruzzo armato. Travi metalliche longitudinali, sempre a sezione saldata, costituivano le piste di scorrimento delle gru a ponte. Sulla copertura, costituita da capriate, travi metalliche e arcarecci, a sostegno di lamiera e pannelli ondulati, spiccano i caratteristici camini con forma a “corno di toro”.
Ospiterà funzioni miste legate a retail, sport, intrattenimento, leisure e food&beverage, integrate nell’edificio con l’idea del “box in the box”. Nessun carico orizzontale sarà trasferito dalle integrazioni alla struttura esistente. È previsto un nuovo piano interrato, utilizzato per il parcheggio e i locali tecnici.
I nuovi volumi interni sono realizzati con strutture in acciaio che sostengono pannelli in CLT con getto collaborante in calcestruzzo. Sono collegati tra loro da ponti costituiti da travi reticolari in acciaio, sospesi sulle travi su cui scorrevano le gru, progettate per trasportare carichi molto più elevati rispetto a quello delle nuove passerelle.

Treno Laminatoio

L’edificio Treno Laminatoio si sviluppa in lunghezza, con struttura portante costituita da travi reticolari in metallo sostenute da colonne a traliccio, poste a distanza regolare.
Le capriate della copertura sono rivestite da lamiera ondulata.
Travi rigide saldate corrono su tutta la lunghezza dell’edificio, utilizzate un tempo come binari per le gru.
Analogamente all’edificio T3, il progetto di rifunzionalizzazione prevede l’inserimento di nuovi volumi in struttura mista acciaio e legno, che in questo caso costituiscono un nuovo piano intermedio una struttura in acciaio e legno.

Il masterplan

Il masterplan in cui si inserisce la rifunzionalizzazione degli edifici storici, prevede la creazione di spazi pubblici, collegati tra loro attraverso percorsi pedonali e veicolari, al servizio di funzioni miste di nuova realizzazione e ricavate dalla rigenerazione delle preesistenze industriali.
Un modello di sviluppo ecologico e sostenibile su un’area di 1,45 milioni di mq, darà vita a una vera e propria città nella città, dove si stima abiteranno e lavoreranno circa 20mila persone, immersa in un parco di 45 ettari, un vero e proprio polmone verde diffuso per l’intera area metropolitana di Milano che si integrerà con le architetture industriali storiche del luogo.

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