Musei | Restauro e conservazione

Museo di Arte Etrusca

PROJECT DETAILS

Città
Milano
Paese
Italia
Cliente
Fondazione Luigi Rovati
Progetto architettonico
MCA Mario Cucinella Architects
Periodo
2015 - 2022
Importo delle opere
9.850.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture | Direzione lavori
Settore
Musei | Restauro e conservazione
Tecnica costruttiva
Carpenteria metallica e calcestruzzo armato

Un’architettura evocativa

Il progetto, voluto della Fondazione Luigi Rovati, nasce dall’idea che il recupero dell’edificio debba raccontare la storia della città di Milano e dei suoi protagonisti.

Il nuovo Museo d’Arte a Milano è un museo interdisciplinare che racconta l’arte etrusca in dialogo con artisti moderni e contemporanei. I reperti sono esposti negli spazi ricavati all’interno dello storico palazzo ottocentesco in Corso Venezia, restaurato e rifunzionalizzato, e negli spazi ipogei di nuova realizzazione, la parte più suggestiva del percorso di visita, ispirata ai tumoli etruschi di Cerveteri.

Il museo affaccia sul giardino interno, dove sono state conservate le specie arboree esistenti, caratterizzato da leggeri rilievi di terra che segnalano le cupole degli spazi ipogei. Ai piani superiori vi sono spazi espositivi per mostre temporanee, una sala conferenze, una sala dedicata ad attività didattiche per bambini, e un ristorante.

Un’architettura evocativa

Il progetto, voluto della Fondazione Luigi Rovati, nasce dall’idea che il recupero dell’edificio debba raccontare la storia della città di Milano e dei suoi protagonisti.

Il nuovo Museo d’Arte a Milano è un museo interdisciplinare che racconta l’arte etrusca in dialogo con artisti moderni e contemporanei. I reperti sono esposti negli spazi ricavati all’interno dello storico palazzo ottocentesco in Corso Venezia, restaurato e rifunzionalizzato, e negli spazi ipogei di nuova realizzazione, la parte più suggestiva del percorso di visita, ispirata ai tumoli etruschi di Cerveteri.

Il museo affaccia sul giardino interno, dove sono state conservate le specie arboree esistenti, caratterizzato da leggeri rilievi di terra che segnalano le cupole degli spazi ipogei. Ai piani superiori vi sono spazi espositivi per mostre temporanee, una sala conferenze, una sala dedicata ad attività didattiche per bambini, e un ristorante.

Il Palazzo Neoclassico al n. 52 di Corso Venezia a Milano è stato oggetto di importanti interventi e oggi ospita una collezione permanente di 600 opere del periodo etrusco. Il progetto di restauro curato dall’arch. Mario Cucinella, ha previsto il mantenimento dei prospetti e dei volumi storici. Il percorso museale parte dal piano interrato per poi proseguire ai piani superiori. Le cupole dello spazio ipogeo, sono state realizzate al di sotto dell’edificio, mantenendolo staccato dal terreno per l’intera durata del cantiere.

Giardino interno Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Ingresso Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Le opere del Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati

Un luogo antico e contemporaneo

Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Luigi Rovati di creare uno spazio museale all’interno dello storico palazzo ottocentesco Bocconi-Rizzoli-Carraro, un centro di sperimentazione e ricerca destinato anche a ospitare diverse funzioni e un’importante collezione di reperti etruschi.
Lo spazio dedicato alla collezione etrusca si trova nel primo livello interrato ed è ispirato alle Tombe di Cerveteri, alcune delle poche architetture etrusche ancora intatte. Si ispira inoltre dal Museo del Tesoro di San Lorenzo a Genova, progettato da Franco Albini e Franca Helg, che si trova negli ambienti sotterranei alle spalle dell’abside del Duomo di Genova, anch’esso un inserimento contemporaneo in un contesto storico.

Una scala realizzata in pietra forte fiorentina estratta da cave tosco-emiliane porta agli spazi espositivi ipogei: tre sale circolari e una grande sala ellittica sormontate da cupole, completamente avvolte da 24.000 conci di pietre, progettati e sapientemente posati uno ad uno, con una continuità formale che conferisce a tutto l’ambiente un senso di unità e fluidità.

La semplicità delle forme avvolgenti del museo crea un contrasto con le teche espositive a base triangolare, dando vita ad una scena di materiali e tempi diversi che aggiunge ulteriori dimensione e profondità all’esperienza museale.

Vista notturna giardino interno Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Interni Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Dettaglio interni Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati

Cupole in pietra

L’elemento più caratterizzante del delicato intervento di restauro dell’edificio storico in corso Venezia 52, sono senza dubbio le cupole rivestite in pietra serena dello spazio museale ipogeo. La copertura di questi ambienti richiama la forma delle necropoli etrusche ed è ricavata dall’intersezione di tre calotte sferiche ribassate con grande raggio di curvatura.
La complessa geometria delle volte delle cupole ipogee ha imposto scelte tecniche innovative sia per l’ideazione di una struttura che nasconde, sia per le opere edili e impiantistiche, sia per le finiture. Le cupole sono supportate da profili calandrati in carpenteria metallica semi-leggiera. Queste centine sono montate su tutto il perimetro dello scavo e hanno un doppio sistema di regolazione: verticale per la base e orizzontale in testa, dove si collegano con il solaio del piano terra. Un secondo ordine di fissaggio con una seconda regolazione indipendente sulle centine permette a sua volta la connessione delle strutture ai conci in pietra tagliati all’acqua ognuno diverso dall’altro.

Restauro cupole in pietra Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Fasi restauro Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Cantiere restauro Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Dettaglio cantiere Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
L’aspetto tecnico più interessante riguarda la realizzazione dei nuovi spazi interrati. Sono due nuovi piani ricavati al di sotto dell’edificio esistente e del giardino grazie a una tecnica innovativa che ha letteralmente “sospeso” l’edificio su micropali in acciaio prima di avviare gli scavi sotto alle fondazioni esistenti. Tutto eseguito dopo aver alleggerito il carico sulle fondazioni esistenti tramite l’asportazione di tutte le finiture architettoniche, delle tramezzature, dei pavimenti e dei massetti e la demolizione del tetto. Gli edifici confinanti sono stati messi in sicurezza prima degli scavi.

L’edificio è stato sospeso su colonne in miscela cementizia (jet grounding) e micropali di otto metri piantati nel terreno sottostante, e si è proceduto con gli scavi. La flessione dei pali è stata contrastata dalla parziale realizzazione del solaio a livello -1 nel giardino e sotto l’edificio. A scavo terminato, i pali di fondazione sono diventati dei pilastri, ed è stata realizzata una platea di fondazione. Il sistema ha permesso di scavare in sicurezza con deformazioni nell’ordine dei 5 mm per garantire la stabilità statica e di preservare le facciate e i solai senza indurre fessurazioni.
La pietra forte fiorentina utilizzata per rivestire gli spazi interrati è stata estratta dalle cave tosco-emiliane di Firenzuola. Il risultato finale richiama un ambiente ricavato per sottrazione di materiale proprio come avviene nelle cave. La scansione orizzontale delle pietre e data dalla dimensione del concio di 5 centimetri di spessore e dalla distanza tra i conci di 5 millimetri tra loro.
Le cupole hanno richiesto la messa a punto di uno specifico modello tridimensionale parametrico. I 24.000 conci sono stati tagliati a laser con macchine a controllo numerico, la sabbiatura è invece stata svolta a mano da artigiani specializzati.
“È un luogo nuovo, nello stesso tempo antico e contemporaneo, e si assume la responsabilità di comunicare l’arte in una visione di continuità con la nostra storia”.

Arch. Mario Cucinella

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