Musei | Restauro e conservazione

Museo di Arte Etrusca

PROJECT DETAILS

Città
Milano
Paese
Italia
Cliente
Fondazione Luigi Rovati
Progetto architettonico
MCA Mario Cucinella Architects
Periodo
2015 - 2022
Importo delle opere
9.850.000 €
Servizi forniti
Progettazione strutture | BIM | Direzione lavori
Settore
Musei | Restauro e conservazione
Dimensioni
3.300 m2
Tecnica costruttiva
Carpenteria metallica e calcestruzzo armato

Tra l'antico e il contemporaneo

Recupero architettonico di un edificio ottocentesco nel centro di Milano, su progetto dell’architetto Mario Cucinella: un intervento di restauro e ampliamento volto a creare uno spazio museale nello storico palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, destinato al nuovo Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati. Un museo unico e interdisciplinare, pensato per raccontare l’arte etrusca in dialogo con artisti moderni e contemporanei, come Lucio Fontana, Pablo Picasso e Andy Warhol.

Tra l'antico e il contemporaneo

Recupero architettonico di un edificio ottocentesco nel centro di Milano, su progetto dell’architetto Mario Cucinella: un intervento di restauro e ampliamento volto a creare uno spazio museale nello storico palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, destinato al nuovo Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati. Un museo unico e interdisciplinare, pensato per raccontare l’arte etrusca in dialogo con artisti moderni e contemporanei, come Lucio Fontana, Pablo Picasso e Andy Warhol.

Le opere del Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Ingresso Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Giardino interno Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati

Dal restauro ai nuovi spazi ipogei

Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Luigi Rovati di creare un nuovo spazio museale grazie al restauro e alla rifunzionalizzazione dello storico Palazzo che sorge al n. 52 di Corso Venezia, risalente al 1871.  A fronte della conservazione della facciata storica e del mantenimento dei prospetti e dei volumi originali, l’intervento ha visto la nascita di un nuovo spazio ipogeo, scavato sotto la struttura ottocentesca per mezzo di una tecnica innovativa. Questo spazio sotterraneo, che si estende anche al di sotto del giardino, ospita ora una collezione permanente composta da più di 600 reperti del periodo etrusco. Questo è il punto di partenza del percorso museale che prosegue ai piani superiori, dove si trovano spazi espositivi per mostre temporanee, una sala conferenze, una sala dedicata ad attività didattiche per bambini e un ristorante. Il Museo d’Arte affaccia infine sul giardino interno, dove sono state conservate le specie arboree esistenti prima dell’intervento ma che è ora caratterizzato da leggeri rilievi di terra, in corrispondenza delle nuove cupole sotterranee che ricoprono gli spazi ipogei.

La parte più suggestiva del percorso di visita, dedicato alla collezione etrusca, si trova nel primo livello interrato. Questo nuovo spazio, nato proprio grazie all’intervento di restauro, trae ispirazione dalle Tombe di Cerveteri – tra le poche architetture etrusche ancora intatte – e riprende l’idea del Museo del Tesoro di San Lorenzo, progettato da Franco Albini e Franca Helg negli ambienti sotterranei alle spalle dell’abside del Duomo di Genova: un inserimento contemporaneo all’interno di un contesto storico. Una scala realizzata in pietra forte fiorentina, estratta da cave tosco-emiliane, porta agli spazi espositivi ipogei del Museo di arte etrusca: tre sale circolari e una grande sala ellittica sormontate da cupole, completamente avvolte da 24.000 conci di pietre, progettati e sapientemente posati uno ad uno, con una continuità formale che conferisce a tutto l’ambiente un senso di unità e fluidità. La semplicità delle forme avvolgenti del museo crea un contrasto con le teche espositive a base triangolare, dando vita ad un’atmosfera in cui si amalgamano materiali ed epoche diverse, amplificando l’esperienza museale e conferendole ulteriore profondità.

Interni Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Dettaglio interni Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati
Museo di Arte Etrusca a Milano Fondazione Rovati

Cupole in pietra

L’elemento che caratterizza maggiormente l’intervento sono le tre cupole rivestite in pietra serena che ricoprono e racchiudono lo spazio sotterraneo del museo: una copertura che richiama la forma delle necropoli etrusche, rievocando un’atmosfera mistica e sospesa.  La complessa geometria delle volte, ricavata dall’intersezione di tre calotte sferiche ribassate e caratterizzate da un ampio raggio di curvatura, ha imposto scelte tecniche innovative, sia per quanto riguarda l’ideazione della struttura che le nasconde, che per lo studio delle opere edili e impiantistiche, nonché per la messa a punto delle finiture.

 

Le cupole sono supportate da profili calandrati in carpenteria metallica semi-leggera. Queste centine sono montate lungo l’intero perimetro dello scavo e sono dotate di un doppio sistema di regolazione: verticale per la base e orizzontale in testa, dove si collegano con il solaio del piano terra. Un secondo ordine di fissaggio, dotato di regolazione indipendente sulle centine, permette, a sua volta, la connessione delle strutture ai conci in pietra tagliati all’acqua, ognuno diverso dall’altro. La realizzazione delle cupole al di sotto dell’edificio storico è avvenuta mantenendo quest’ultimo staccato dal terreno per l’intera durata del cantiere.

L’aspetto tecnico più interessante ha riguardato la realizzazione dei nuovi spazi interrati. I due nuovi piani ricavati al di sotto dell’edificio esistente e del giardino hanno visto la luce grazie a una tecnica innovativa che ha letteralmente “sospeso” l’edificio su micropali in acciaio, prima di avviare gli scavi al di sotto delle fondazioni esistenti. L’intera operazione è stata eseguita dopo aver alleggerito il carico sulle fondazioni esistenti tramite l’asportazione di tutte le finiture architettoniche, delle tramezzature, dei pavimenti e dei massetti, oltre alla demolizione del tetto, e dopo aver messo in sicurezza gli edifici confinanti.
L’edificio è stato quindi sospeso su colonne in miscela cementizia (jet grounding) e micropali di otto metri, piantati nel terreno sottostante, procedendo in seguito con gli scavi. La flessione dei pali è stata contrastata dalla parziale realizzazione del solaio a livello -1 nel giardino e sotto l’edificio. A scavo terminato, i pali di fondazione sono diventati dei pilastri ed è stata realizzata una platea di fondazione. Il sistema ha permesso di scavare in sicurezza con deformazioni nell’ordine dei 5 mm, per garantire la stabilità statica e di preservare le facciate e i solai senza indurre fessurazioni.
La pietra forte fiorentina utilizzata per rivestire gli spazi interrati è stata estratta dalle cave tosco-emiliane di Firenzuola. Il risultato finale richiama il tipico ambiente ricavato per sottrazione di materiale, proprio come avviene nelle cave. La scansione orizzontale delle pietre è data dalla dimensione del concio di 5 centimetri di spessore e dalla distanza tra i conci di 5 millimetri tra loro.
Le cupole hanno richiesto la messa a punto di uno specifico modello tridimensionale parametrico. I 24.000 conci sono stati tagliati a laser con macchine a controllo numerico, mentre la sabbiatura è stata svolta a mano da artigiani specializzati.
“È un luogo nuovo, nello stesso tempo antico e contemporaneo, e si assume la responsabilità di comunicare l’arte in una visione di continuità con la nostra storia”.

Arch. Mario Cucinella

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