Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Luigi Rovati di creare un nuovo spazio museale grazie al restauro e alla rifunzionalizzazione dello storico Palazzo che sorge al n. 52 di Corso Venezia, risalente al 1871. A fronte della conservazione della facciata storica e del mantenimento dei prospetti e dei volumi originali, l’intervento ha visto la nascita di un nuovo spazio ipogeo, scavato sotto la struttura ottocentesca per mezzo di una tecnica innovativa. Questo spazio sotterraneo, che si estende anche al di sotto del giardino, ospita ora una collezione permanente composta da più di 600 reperti del periodo etrusco. Questo è il punto di partenza del percorso museale che prosegue ai piani superiori, dove si trovano spazi espositivi per mostre temporanee, una sala conferenze, una sala dedicata ad attività didattiche per bambini e un ristorante. Il Museo d’Arte affaccia infine sul giardino interno, dove sono state conservate le specie arboree esistenti prima dell’intervento ma che è ora caratterizzato da leggeri rilievi di terra, in corrispondenza delle nuove cupole sotterranee che ricoprono gli spazi ipogei.
La parte più suggestiva del percorso di visita, dedicato alla collezione etrusca, si trova nel primo livello interrato. Questo nuovo spazio, nato proprio grazie all’intervento di restauro, trae ispirazione dalle Tombe di Cerveteri – tra le poche architetture etrusche ancora intatte – e riprende l’idea del Museo del Tesoro di San Lorenzo, progettato da Franco Albini e Franca Helg negli ambienti sotterranei alle spalle dell’abside del Duomo di Genova: un inserimento contemporaneo all’interno di un contesto storico. Una scala realizzata in pietra forte fiorentina, estratta da cave tosco-emiliane, porta agli spazi espositivi ipogei del Museo di arte etrusca: tre sale circolari e una grande sala ellittica sormontate da cupole, completamente avvolte da 24.000 conci di pietre, progettati e sapientemente posati uno ad uno, con una continuità formale che conferisce a tutto l’ambiente un senso di unità e fluidità. La semplicità delle forme avvolgenti del museo crea un contrasto con le teche espositive a base triangolare, dando vita ad un’atmosfera in cui si amalgamano materiali ed epoche diverse, amplificando l’esperienza museale e conferendole ulteriore profondità.
L’elemento che caratterizza maggiormente l’intervento sono le tre cupole rivestite in pietra serena che ricoprono e racchiudono lo spazio sotterraneo del museo: una copertura che richiama la forma delle necropoli etrusche, rievocando un’atmosfera mistica e sospesa. La complessa geometria delle volte, ricavata dall’intersezione di tre calotte sferiche ribassate e caratterizzate da un ampio raggio di curvatura, ha imposto scelte tecniche innovative, sia per quanto riguarda l’ideazione della struttura che le nasconde, che per lo studio delle opere edili e impiantistiche, nonché per la messa a punto delle finiture.
Le cupole sono supportate da profili calandrati in carpenteria metallica semi-leggera. Queste centine sono montate lungo l’intero perimetro dello scavo e sono dotate di un doppio sistema di regolazione: verticale per la base e orizzontale in testa, dove si collegano con il solaio del piano terra. Un secondo ordine di fissaggio, dotato di regolazione indipendente sulle centine, permette, a sua volta, la connessione delle strutture ai conci in pietra tagliati all’acqua, ognuno diverso dall’altro. La realizzazione delle cupole al di sotto dell’edificio storico è avvenuta mantenendo quest’ultimo staccato dal terreno per l’intera durata del cantiere.
info@buromilan.com
stampa@buromilan.com
C.F. / P.I. 08122220968
C.D. M5UXCR1
Via Thaon di Revel, 21
20159 Milano — Italia
T +39 02 36798890
Santa Croce 458/A
30135 Venezia — Italia
T +39 041 5200158