Scuola e ricerca

Campus Bovisa-Goccia del Politecnico di Milano

PROJECT DETAILS

Città
Milano
Paese
Italia
Cliente
Politecnico di Milano
Progetto architettonico
RPBW Renzo Piano Building Workshop
Periodo
2022 – in corso
Servizi forniti
Progettazione strutture | BIM
Settore
Scuola e ricerca
Dimensioni
Superficie territoriale: 32 ha
Superficie totale: 105.000 m2
Tecnica costruttiva
legno, acciaio, calcestruzzo armato

Un quartiere verde, polo dell'innovazione

Nel parco dei gasometri della Bovisa, nell’area nord-ovest di Milano, sorge il nuovo campus del Politecnico firmato dall’Arch. Renzo Piano. Venti nuovi edifici destinati ad aule, residenze, conferenze e startup: un nuovo quartiere, polo dell’innovazione, che ricuce l’ex area industriale Goccia alla città. Un progetto caratterizzato da strutture in legno ad alta efficienza energetica che affiancheranno gli elementi di archeologia industriale, riqualificati e rifunzionalizzati.

Un quartiere verde, polo dell'innovazione

Nel parco dei gasometri della Bovisa, nell’area nord-ovest di Milano, sorge il nuovo campus del Politecnico firmato dall’Arch. Renzo Piano. Venti nuovi edifici destinati ad aule, residenze, conferenze e startup: un nuovo quartiere, polo dell’innovazione, che ricuce l’ex area industriale Goccia alla città. Un progetto caratterizzato da strutture in legno ad alta efficienza energetica che affiancheranno gli elementi di archeologia industriale, riqualificati e rifunzionalizzati.

Rendering Nuovo Campus Bovisa Goccia del Politecnico di Milano
Rendering Campus Bovisa Goccia - passerelle in vetro e acciaio
Masterplan nuovo Campus Bovisa-Goccia del Politecnico di Milano

Campus aperto, verde e permeabile

Il masterplan Bovisa-Goccia interessa una superficie complessiva di 32 ettari, di proprietà del Comune e del Politecnico di Milano. Il progetto di ampliamento degli spazi dell’istituto universitario prevede la costruzione di tre edifici per aule, cinque edifici per startup, una sala ipogea per conferenze, due residenze universitarie con circa 500 alloggi e la riqualificazione di un edificio industriale storico, riconvertito ad area food and beverage per gli ospiti del Campus. Ai venti nuovi edifici alti 16 metri previsti dal progetto, per un totale di circa 105.000 mq, si aggiungeranno due strutture destinate alle Scuole Civiche di Milano e uno spazio dedicato allo sport, aperto alla città. L’area sarà percorsa da viali alberati, tra cui un grande asse ciclopedonale che riconnetterà attraverso il Campus le due stazioni di Milano-Bovisa e Milano-Villapizzone, anch’esse soggette a rinnovamento.

L’intervento prevede anche la riqualificazione dell’area degli ex gasometri, testimonianze di archeologia industriale e simbolo del quartiere, i quali verranno recuperati per ospitare un Innovation Hub con laboratori di eccellenza e spazi per start-up.
Le strutture in legno e l’alta efficienza degli impianti renderanno il progetto energeticamente indipendente, a zero emissioni di CO2, mentre il ‘Bosco della Goccia’, 24 ettari di vegetazione a nord del campus, sarà preservato senza subire alcun intervento architettonico. Infine, a fronte delle strutture realizzate prevalentemente in legno, i nuovi alberi che verranno piantumati nelle aree verdi restituiranno entro trent’anni la massa lignea usata per la costruzione degli edifici previsti dall’intervento.

Un sistema modulare in acciaio e legno

A prescindere dalla destinazione d’uso, tutti gli edifici sono stati progettati seguendo i requisiti di carico e di importanza strutturale previsti per la progettazione delle aule universitarie, in una logica di totale flessibilità degli spazi.
Gli edifici di nuova costruzione sono caratterizzati da fondazioni in calcestruzzo, da cui spiccano strutture intelaiate in acciaio, travi e pilastri. Queste strutture, a loro volta, sostengono pannelli in legno lamellare a strati incrociati, che formano i solai dei vari piani. Una cappa in calcestruzzo armato collaborante rende il piano rigido e migliora l’isolamento acustico tra un piano e l’altro.

Le coperture sono strutture reticolari spaziali a modulo piramidale formate da correnti e diagonali tubolari giuntate ai nodi con una connessione multidirezionale formata per fusione, che saranno premontate a terra, sollevate e ancorate alle strutture degli edifici. Per quanto riguarda i gasometri, all’interno degli scheletri in acciaio preesistenti saranno realizzati nuovi fabbricati con strutture miste in legno, acciaio e calcestruzzo. La copertura sarà una grande cupola in legno formata da travi curve radiali connesse al centro, mentre le strutture preindustriali saranno mantenute e restaurate, ripristinando tutti i nodi e i profili danneggiati e sabbiando, trattando e riverniciando l’intera carpenteria.

Eploso raccordi intelaiatura in acciaio Nuovo Campus Bovisa-Goccia Politecnico di Milano
Esploso dettagli raccordi in acciaio nuovo Campus Bovisa-Goccia Politecnico di Milano
Dettaglio composizione coperture del nuovo Campus Bovisa-Goccia Politecnico di Milano
Dettaglio strutture progetto Nuovo Campus Bovisa-Goccia Politecnico di Milano
Il legno è un ottimo materiale da costruzione, il cui impiego, a fronte di una lunga e antica tradizione, rimane ancora oggi in continua evoluzione. Incollato a strati incrociati, X-lam, raggiunge dimensioni che gli permettono di sopportare i carichi ordinari a cui sono destinate le strutture. I componenti appartengono alla filiera della prefabbricazione e possono essere smontati e riciclati a fine vita. Si tratta inoltre di un materiale che proviene da fonti rinnovabili e da foreste certificate che aderiscono ai protocolli FSC (Forest stewardship Council) per una gestione forestale responsabile. Infine, è un materiale che non ha bisogno di dissipare elevate quantità di energia nel suo processo di trasformazione e di adattamento alle funzioni strutturali.
Tutta l’Italia è oggi classificata come territorio a rischio sismico. Nello specifico, Milano è classificato in zona 3, una zona con pericolosità sismica bassa che può essere soggetta a scuotimenti modesti. L’impiego di materiali a peso contenuto, come l’XLam, 450 kg/m3, comporta una ridotta massa a cui corrisponde una maggiore sicurezza in evenienza di terremoti.
Contrariamente a quanto molti credono, il legno è altamente resistente al fuoco. La combustione superficiale, infatti, autoprotegge le componenti strutturali, prevenendo il crollo istantaneo senza preavvertimenti. È inoltre un buon isolante termico ed acustico, di facile lavorabilità, che se ben trattato è capace di resistere agli agenti atmosferici, alle aggressioni biologiche e agli agenti xilofagi. Possiede infine pregevoli qualità estetiche, creando la sensazione di un ambiente caldo e accogliente.
Il campus Nord del Politecnico di Milano sarà Zero Energy - e quindi indipendente dal punto di vista energetico - e Zero Carbon – ovvero a zero emissioni di C02 in atmosfera durante il suo funzionamento. La grande attenzione ai più recenti criteri per il rispetto della sostenibilità ha portato alla scelta del legno come tipologia strutturale, a cui è stato affiancato un piano di piantumazione di nuovi alberi per compensarne, nel lungo periodo, l'utilizzo.
“L’essenza di questo progetto era già scritta in quel luogo. L’idea era già lì che non aspettava altro. Intanto il bosco con quegli alberi maestosi. Poi le tracce della fabbrica sul terreno, quegli antichi edifici a testimoniare la memoria dei luoghi e il loro DNA.”
Renzo Piano

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