Il masterplan Bovisa-Goccia interessa una superficie complessiva di 32 ettari, di proprietà del Comune e del Politecnico di Milano. Il progetto di ampliamento degli spazi dell’istituto universitario prevede la costruzione di tre edifici per aule, cinque edifici per startup, una sala ipogea per conferenze, due residenze universitarie con circa 500 alloggi e la riqualificazione di un edificio industriale storico, riconvertito ad area food and beverage per gli ospiti del Campus. Ai venti nuovi edifici alti 16 metri previsti dal progetto, per un totale di circa 105.000 mq, si aggiungeranno due strutture destinate alle Scuole Civiche di Milano e uno spazio dedicato allo sport, aperto alla città. L’area sarà percorsa da viali alberati, tra cui un grande asse ciclopedonale che riconnetterà attraverso il Campus le due stazioni di Milano-Bovisa e Milano-Villapizzone, anch’esse soggette a rinnovamento.
L’intervento prevede anche la riqualificazione dell’area degli ex gasometri, testimonianze di archeologia industriale e simbolo del quartiere, i quali verranno recuperati per ospitare un Innovation Hub con laboratori di eccellenza e spazi per start-up.
Le strutture in legno e l’alta efficienza degli impianti renderanno il progetto energeticamente indipendente, a zero emissioni di CO2, mentre il ‘Bosco della Goccia’, 24 ettari di vegetazione a nord del campus, sarà preservato senza subire alcun intervento architettonico. Infine, a fronte delle strutture realizzate prevalentemente in legno, i nuovi alberi che verranno piantumati nelle aree verdi restituiranno entro trent’anni la massa lignea usata per la costruzione degli edifici previsti dall’intervento.
A prescindere dalla destinazione d’uso, tutti gli edifici sono stati progettati seguendo i requisiti di carico e di importanza strutturale previsti per la progettazione delle aule universitarie, in una logica di totale flessibilità degli spazi.
Gli edifici di nuova costruzione sono caratterizzati da fondazioni in calcestruzzo, da cui spiccano strutture intelaiate in acciaio, travi e pilastri. Queste strutture, a loro volta, sostengono pannelli in legno lamellare a strati incrociati, che formano i solai dei vari piani. Una cappa in calcestruzzo armato collaborante rende il piano rigido e migliora l’isolamento acustico tra un piano e l’altro.
Le coperture sono strutture reticolari spaziali a modulo piramidale formate da correnti e diagonali tubolari giuntate ai nodi con una connessione multidirezionale formata per fusione, che saranno premontate a terra, sollevate e ancorate alle strutture degli edifici. Per quanto riguarda i gasometri, all’interno degli scheletri in acciaio preesistenti saranno realizzati nuovi fabbricati con strutture miste in legno, acciaio e calcestruzzo. La copertura sarà una grande cupola in legno formata da travi curve radiali connesse al centro, mentre le strutture preindustriali saranno mantenute e restaurate, ripristinando tutti i nodi e i profili danneggiati e sabbiando, trattando e riverniciando l’intera carpenteria.
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